1956 Veronica Lario

Veronica Lario
Veronica Lario: pseudonimo di Miriam Raffaella Bartolini nata a Bologna, il 19 luglio 1956, è un'attrice italiana, nota per essere stata la seconda moglie dell'imprenditore e politico Silvio Berlusconi, da cui ha poi divorziato.
È stata tra i maggiori soci della società editrice del quotidiano Il Foglio.
Veronica Lario è stata attrice teatrale, cinematografica e televisiva. Nel 1979 apparve in due sceneggiati sul piccolo schermo, Bel Ami di Sandro Bolchi e La vedova e il piedipiatti di Mario Landi.
Nel novembre dello stesso anno Enrico Maria Salerno (con cui ebbe una relazione sentimentale) la volle accanto a sé come protagonista femminile della commedia teatrale di Fernand Crommelynck Il magnifico cornuto, dove si esibiva senza veli.
Sul grande schermo è stata protagonista nel film Tenebre del 1982, diretto da Dario Argento: in una celebre scena le viene recisa la mano con un'ascia.
Nei successivi passaggi televisivi avvenuti sulle reti Mediaset, le scene truculente della Lario vennero autonomamente tagliate dal lungometraggio trasmesso; fu proprio lo stesso regista, Dario Argento, che manifestò con equilibrata ironia la curiosa scelta della Rete di censurare la sequenza del taglio della mano, una scena, certo, non adatta ad un pubblico indifferenziato.
Due anni più tardi recitò ancora da protagonista, diretta da Lina Wertmüller e accanto a Enrico Montesano, in Sotto... sotto... strapazzato da anomala passione.

Veronica Lario con l'ex compagno
Enrico Maria Salerno nel 1979

Miriam Raffaella Bartolini (in arte Veronica Lario) è figlia di Flora Bartolini. Fu registrata all'anagrafe con il cognome di sua madre poiché il padre naturale, Vladimiro Capponi, sposato, non la volle riconoscere.
Il padre di Flora, nonno di Veronica Lario, Raffaele Bartolini, era un barrocciaio (Carrettiere) nato nel 1907 ed ucciso nel 1944 dai nazisti con altri 14 italiani nell'eccidio di Rio Conco di Vizzano.  Durante una rappresentazione del Magnifico cornuto al teatro Manzoni di Milano nel 1980, conobbe Silvio Berlusconi, proprietario del teatro e più vecchio di lei di 20 anni, che a fine spettacolo volle incontrarla.
Intraprese subito con lui una relazione e si trasferì a vivere nella sede operativa della Fininvest, presso villa Borletti di via Rovani a Milano. L'8 ottobre 1985, successivamente al divorzio di Berlusconi dalla prima moglie, i due iniziarono una convivenza ufficiale sposandosi con rito civile il 15 dicembre 1990,
dopo la nascita dei tre figli: Barbara (30 luglio 1984), Eleonora (7 maggio 1986) e Luigi (27 settembre 1988).
Prima della nascita della primogenita Barbara, nel 1982 si sottopose ad aborto tardivo al settimo mese di gravidanza, a causa di alcune malformazioni al feto scoperte solo al quinto mese.
Sebbene sia stata la moglie di un Presidente del Consiglio, ha evitato la maggior parte degli eventi pubblici e raramente ha accompagnato il marito ad incontri ufficiali.
Nel 2002 la stampa scandalistica ipotizzò una sua relazione sentimentale con Massimo Cacciari, ampiamente smentita dal sindaco-filosofo veneziano e sulla quale il marito ha più volte scherzato pubblicamente.
 Esternazioni e polemiche:
Nelle dichiarazioni pubbliche, ha spesso manifestato una certa indipendenza culturale dal marito, guadagnandosi ampie simpatie da parte dei suoi avversari politici. Intervistata da MicroMega sulla Guerra in Iraq, nel marzo 2003, espresse posizioni di simpatia e curiosità verso i movimenti pacifisti. Nell'ottobre dello stesso anno auspicò la messa in scena di Anomalo Bicefalo, commedia di Franca Rame incentrata sul marito e pesantemente critica verso di lui. L'8 aprile 2005, intervistata dal Corriere della Sera nel periodo precedente ai referendum sulla fecondazione assistita, si espresse per il "sì" ai quesiti referendari, paragonandoli a quelli sull'aborto. Nella stessa intervista, circa l'invito della Chiesa cattolica all'astensione dal voto, affermò di temere, in caso di divieto delle tecniche di fecondazione assistita in Italia, il ricorso al viaggio in paesi esteri, che "meno scrupolosi, potrebbero consentire qualsiasi cosa" e che "Non andare a votare significa non voler affrontare il problema. Essere chiamati al voto, invece, impone di informarsi, magari in linea con le proprie convinzioni religiose, filosofiche o politiche. L'importante è non fingere che il problema non esista".
Lettera aperta e richiesta di scuse:
Il 31 gennaio 2007, inviò al quotidiano la Repubblica una lettera nella quale richiedeva al marito pubbliche scuse per le frasi galanti rivolte da quest'ultimo ad alcune signore presenti alla cerimonia dei Telegatti, tenutasi qualche giorno prima. Veronica Lario ricevette le scuse del marito, nel pomeriggio dello stesso giorno, attraverso un'altra lettera pubblica. L'episodio ebbe grande eco sui media italiani e internazionali.
 Il caso della minorenne Noemi Letizia:
Il 3 ottobre 2007 riceve gli elogi pubblici del candidato alle primarie del Partito Democratico Walter Veltroni che, nel lodarne le doti di indipendenza e di curiosità intellettuale, auspicava di averla nella sua squadra. Il 28 aprile 2009, con una e-mail in risposta ad alcune domande sul dibattito aperto dalla Fondazione Farefuturo, stigmatizzò duramente le belle donne candidate nel PdL, anche criticando il comportamento del marito, allora presidente del consiglio che accompagnato dalla intera scorta, che dopo aver sostato all'interno dell'aereo presidenziale per una intera ora presso lo scalo napoletano di Capodichino, si recò a festeggiare il compimento della maggiore età di Noemi Letizia, presso una discoteca ristorante di Casoria.
Dopo le nuove esternazioni ai giornali sulla sua vita coniugale, proprio nel mezzo della campagna elettorale per le europee, l'opportunità del comportamento di Veronica Lario venne fortemente criticato da più parti. Fra tutti, l'intervento che suscitò maggior scalpore fu quello contenuto nell'editoriale di Vittorio Feltri, pubblicato sul quotidiano Libero del giorno successivo.
Feltri definì la Lario "una donna stravagante, forse eccentrica" che "sicuramente è pericolosa per Berlusconi, capo del più grande partito italiano, impegnato nella campagna elettorale europea, e presidente del Consiglio.
Un uomo cioè chiamato a responsabilità da cui non può essere distratto dai capricci rumorosi della moglie". Oltre alle considerazioni sull'opportunità politica delle esternazioni, l'editoriale di Feltri è accompagnato da alcune foto di scena a seno nudo della Lario, risalenti a più di 20 anni prima, e critica pesantemente la sua coerenza morale, ironicamente descrivendola come una "velina ingrata" che dimentica le proprie origini, assai comuni alle donne da lei messe sotto accusa e pregiudizialmente definite "ciarpame senza pudore".
 « Un pregiudizio che madame non dovrebbe avere perché lei stessa proviene dal mondo dello spettacolo, e memorabili sono le sue esibizioni a torace nudo sul palcoscenico del teatro Manzoni (Milano) dove Silvio la conobbe, innamorandosene. » (Vittorio Feltri, Veronica velina ingrata, editoriale su Libero, 30 aprile 2009)
 La separazione e il divorzio da Silvio Berlusconi:
Il 3 maggio 2009 i maggiori quotidiani nazionali  riportarono la notizia della richiesta di separazione avanzata da Veronica Lario e confermata dalla stessa tramite una dichiarazione rilasciata all'agenzia ANSA. Durante il periodo di separazione la Lario ha continuato a vivere nella ottecentesca Villa Belvedere a Macherio. Nel dicembre 2012 la sentenza di separazione non consensuale depositata al tribunale di Milano fissa a 3 milioni di euro mensili l'assegno di mantenimento che Silvio Berlusconi dovrà versare alla Lario, che rinuncia però alla villa di Macherio.
 Il 18 febbraio 2014 il tribunale di Monza con una sentenza parziale ha dichiarato lo scioglimento del matrimonio fra Veronica Lario e Silvio Berlusconi.
La sua biografia autorizzata, Tendenza Veronica, è stata scritta da Maria Latella nel 2004 e nuovamente edita nel 2009, riveduta e ampliata, sempre per la Rizzoli. Con la sentenza resa pubblica il 23 giugno 2015, lo stesso tribunale ha determinato l'importo dell'assegno di mantenimento in favore della Lario in 1,4 milioni di euro al mese.
 Cinema:
Veronica Lario in Tenebre
di Dario Argento 1982

Tenebre, regia di Dario Argento (1982)
Sotto... sotto... strapazzato da anomala passione, regia di Lina Wertmüller (1984)
Televisione:
La vedova e il piedipiatti, regia di Mario Landi - Miniserie TV (1979)
Bel Ami, regia di Sandro Bolchi (1979) - miniserie TV
La mano indemoniata, regia di Marcello Aliprandi - miniserie TV (1980)

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